L'ansa ha scoperto l'acqua calda.
Con un articolo riporta la notizia della grande scoperta. L'argomento era gia stato trattato ampiamente nella pubblicazione del State of the WORLD 1984!!!
E poi ripresa varie volte con varianti piu o meno catastrofiche. Il punto come al solito non e' cosa e come ma il chi ed il come.
Il chi siamo noi, il come ... semplice con ignoranza, menefreghismo e stupidita'.
Noi che non sappiamo piu fare a meno del superfluo, noi che non possiamo non comprare le cose che non servono.
Recentemente Il grande Bisio avrebbe dovuto mettere in scena una rappresentazione teatrale di Giorgio Gaber (un inedito)
" Io quella volta li' avevo 25 anni", per motivi di scioperi vari (ma che cazzo vi scioperate o lavorate o pendete i fucili coglioni!!).
Ne ha recitatato un pezzetto a "che tempo che fa" con Fazio. Sono rimasto colpito dalla bellezza ed assoluta esattezza del testo.
Se mai ne avrete l'occasione andate a vederlo (il Bisio che recita il Gaber) merita.
Io qui molto piu umilmente riporto un piccolo stralcio di un testo di Gaber ed il suo link di riferimento.
Penso che queste parole cadano a pennello nella nostra attuale situazione.
L'assurdo del Natale non e' il Natale, ma il fatto che di esso non sia rimasto che lo scontrino, mentre lo spirito e' volato via disgustato.
Onestamente io penso che Cristo resti nella sua croce solo perche c'e lo hanno inchiodato, altrimenti da mo' che nelle chiese, scuole etc.. avremmo solo dei pezzetti di legno vuoti!!
Me lo immagino staccarsi dal suo scomodo piolo, salutare con un "ma andate a dar via il culo coglioni..." e via con lo spirito santo a farsi un goccio pensando a che cazzata ha fatto il giorno che si e' fatto ammazzare per nulla.
Comunque qui lo stralcio di Gaber:
...
Il mercato è un mammifero strano
senza niente di umano
è qualcosa che cresce
che ogni giorno diventa più grosso
una crescita abnorme smisurata, tutta forme
come una donna sempre incinta di se stessa.
Il mercato è un neonato opulento
ossequiato dal mondo
è un bamboccio gonfiato
che ingrassa anche senza nutrice
non ha alcun bisogno né di cibo né di sogno
siamo noi tutti la sua grande incubatrice.
...
http://www.giorgiogaber.org/testi/veditesto.php?codTesto=306
DI seguito l'articolo dell'ANSA lo riporto per intero, visto che la nostra censura di stato probabilmente lo fara' sparire a breve...
IL RISCALDAMENTO AUMENTA LE NUBI DELLE TEMPESTE ROMA - Il riscaldamento globale accelera la formazione di nubi molto alte nell'atmosfera, ritenute le prime responsabili di tempeste, piogge violente e grandinate. I modelli climatici avevano sospettato da decenni questo collegamento, ma soltanto adesso arrivano i dati che lo dimostrano e lo misurano.
Il fenomeno viene infatti dimostrato per la prima volta sulla base dello studio condotto dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, sulla base dei dati raccolti negli ultimi cinque anni dal satellite americano per l'osservazione della Terra, Aqua, lanciato nel 2002. I risultati, presentati nel convegno dell'Unione Geofisica Americana in corso negli Stati Uniti, a San Francisco, sono pubblicati nella rivista Geophysical Research Letters.
Mostrano che la formazione di nubi molto alte in corrispondenza dei Tropici, ritenute le maggiori responsabili di piogge torrenziali e delle tempeste più violente, è in aumento costante a causa del riscaldamento globale. I risultati dello studio sono coerenti con quelli di un altro studio della Nasa condotto da Frank Wentz nel 2005, che mostrava un aumento nelle precipitazioni globali pari all'1,5% per decade su un periodo di 18 anni, circa cinque volte maggiore al valore stimato dai modelli climatici utilizzati nel rapporto 2007 dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc). Il responsabile della nuova ricerca del Jpl, Hartmut Aumann, calcola che ad ogni grado di aumento della temperatura superficiale degli oceani corrisponde un aumento del 45% della formazione delle nubi associate a tempeste violente. I dati sui quali si basa questa conclusione si basano sulle rilevazioni di uno degli strumenti a bordo del satellite Aqua, l'Airs (Atmospheric Infrared Sounder), che ogni giorno ha raccolto misure relative a circa 6.000 nubi tropicali. Aumann ha scoperto così una forte correlazione tra la frequenza di queste nubi e le variazioni stagionali nella temperatura media della superficie degli oceani tropicali.
L'esperto calcola che al tasso attuale del riscaldamento globale, pari a 0,13 gradi ogni dieci anni, la frequenza delle tempeste potrebbe aumentare del 6% nello stesso arco di tempo. "Nubi e pioggia sono state finora l'anello più debole nelle previsioni climatiche", osserva Aumann.
"Secondo le nostre osservazioni - aggiunge - le nubi alte, che si trovano a 20 chilometri di quota, presentano le più grandi difficoltà per gli attuali modelli climatici".