Fate schifo, vorrei parlare di cose belle come la passeggiata fatta oggi con tutta la mia famiglia, vorrei parlare di sole di speranza e gioia e del paese dal quale provengo e che amo profondamente, vorrei fare due risate scherzando su ciò che trovo assurdo vivendo in un paese lontano non solo geograficamente dall'Italia ma anche culturalmente.
Vorrei raccontare dei nostri piccoli progressi passo dopo passo nel cercare di integrarci in questo paese, vorrei raccontarvi di ciò che vedo e sento dagli italiani che vivono qui da anni e che vedono l'Italia oramai come qualcosa di lontano e fin troppo mitizzato.
Invece mi trovo con l'amaro in bocca al leggere giornali, siti Internet, ascoltare commenti alla radio di gente che continua a fare il proprio comodo sulla pelle di tutti noi, persone che fanno veramente schifo come Berlusconi, Tremonti, la lega in generale Pdl nell'insieme composto da merda fatta persone, un PD assente incapace di assumere un ruolo in quanto complice e sfruttatore nel medesimo modo di posizioni di favore di soldi altrui e dell'altrui prende. C'è poco da dire basta guardarsi intorno e leggere la stampa estera la stampa economica specializzata vedere gli andamenti degli indici, delle compravendite di titoli di debito, da parte di istituti esteri o di istituzioni pseudo europee come la Banca europea, per capire che il nostro paese ha perso completamente la sua battaglia.
Coloro i quali si trovano al momento al governo, coloro i quali sono all'opposizione non rappresentano piu una realtà sociale o il volere del popolo, di fatto il nostro paese non è piu una Repubblica.
il nostro presidente pur persona degnissima non è nella posizione di rappresentare ciò che dovrebbe ovvero un'Italia unita non solo fisicamente ma anche moralmente ed economicamente dal primo cittadino al più umile, sia negli sforzi che negli interessi.
Il nostro paese è diviso tra chi sfrutta e chi è sfruttato, gli interessi personali, interessi economici, sono oggi ciò che governa il nostro paese.
Nulla di buono sta venendo a noi dalla rimanere in queste condizioni in un contesto internazionale come quello europeo, anzi il suddetto contesto è scudo schermo e mezzo per coloro che si arricchiscono di arricchirsi ancora di più.
L'unica speranza per l'Italia al momento è una drastica inversione di rotta, eliminare una volta per tutte il cancro alla radice, il che vuole dire eliminare la classe dirigente non solo politica ma anche economica che si trova al momento alla dirigenza.
Banche, industrie, associazioni varie, ministeri eccetera devono essere ristrutturate e coloro che siedono al momento alla loro guida essere una volta per tutte eliminati.
Per quanto assurdo possa sembrare la speranza dell'Italia risiede nella capacità di recuperare una indipendenza e capacità di movimento persa al momento della formazione della comunità europea.
Paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna non possono che appoggiare una scelta drastica ma necessarie come questa, il vedere un'Europa più debole, per modo di dire, per entrambi i suddetti paesi sarebbe solo positivo, la continua espansione anche all'interno del territorio europeo delle economie francese e tedesca rappresentano una seria minaccia per la libertà dei paesi dell'unione e per economie come quella statunitense ed inglese.
Uscire dall'euro ora,ripudiare il debito pubblico, nazionalizzare la Banca d'Italia, nazionalizzare le banche commerciali indipendenti, porre come vincolo costituzionale il pareggio di bilancio.
Sono questi i primi passi che si dovrebbero realmente intraprendere, ma che non saranno mai dico mai intrapresi da quelli che sono al momento i nostri governanti, e non perché ci siano soluzioni alternative, ma solo perché questo impedirebbe loro di continuare ad arricchirsi, di accumulare piccolo podere, e di risultare assolutamente estranei alla distruzione del nostro paese.
Molto ci sarebbe da dire del perché e del come e del come l'Italia si trovi ad oggi in questa situazione, del come mai gran parte delle attività produttive legate all'alimentare siano ad oggi in mano francese, del come mai ciò che è legato al metallurgico sia in mani tedesche, che poi vuole dire russe.
Ma tutto questo è inutile, tutto ciò oggi è purtroppo storia, un dato di fatto. Noi non possiamo che prenderne atto e cercare di partire da questo dato acquisito, eliminare la classe dirigente, avere dall'il coraggio e la determinazione di andare avanti per la propria strada, staccando il nostro paese da un meccanismo perverso e distruttivo come la comunità europea, ad oggi governata anch'essa da interessi personali di poche famiglie di super ricchi che sfruttano in modo sistematico i vari popoli dei paesi nei quali svolgono le loro ahimè lecite attività.
A volte nella storia le cose si ripetono e bisogna stare attenti a ciò che non vadano a finire male nello stesso identico modo, quello che ci si prospetta davanti è un bivio che da una parte ci porta alla totale distruzione del nostro paese, dall'altra ad una presa di posizione netta al fine di evitare che una dittatura economica si stabilisca in modo permanente sull'Italia.
Non è neanche più da dire "svegliatevi", non servirebbe, quello bisogna dire oggi è "andatevene o sarete eliminati".
Bisogna tenere bene presente che alla comunità economica internazionale degli interessi del singolo interessa ben poco, un paese come l'Italia rappresenta un singolo nell'insieme economico globale, se l'Italia muore a nessuno può importare di meno in quell'ambito economico culturale; interesse che invece dovrebbe essere ben più alto per coloro i quali ci abitano e ci credano, attenzione quindi a non fare l'errore di credere che l'Italia non possa essere sacrificata, perché di fatto è quello che sta avvenendo.
Avendo la possibilità di vedere le cose da un'ottica leggermente più lontana risulta chiaro come il meccanismo interno di comunicazione sia teso a far sì che questo chiaro fatto non divenga di pubblico dominio all'interno del nostro paese, l'Italia sta per essere completamente smantellata nel suo insieme economico, sociale e culturale.
Come già detto l'unico modo per poter riuscire a recuperare un minimo il nostro paese e forse poi in futuro a raddrizzarlo, è quello di interventi drastici e significativi, un momento decisivo e definito di discontinuità.
E non c'è più tempo da perdere.
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