Berlusconi è andato via, queste sono illusioni.
Di Berlusconi ce ne sono 100 1000 10.000, ce ne sono tanti quanti sono le persone che occupano, o dovrei dire usurpano, una poltrona in Parlamento.
Le recenti manifestazioni di gioia avvenute fuori dai palazzi, i cortei le feste i balli indicanti, ricordano o dovrebbero portarci alla mente, scene viste dopo la conquista della libertà.
Scene che siamo normalmente abituati a vedere in televisione in quelli che si definiscono paesi in via di sviluppo,
o che sono sotto un governo di tipo monocratico.
Certo risultano estremamente strane in un paese dove in teoria vige una Repubblica, dove il governo si dice eletto dal popolo, non si capisce quindi che cosa il popolo abbia da gioire a riscontrare che il suo governo non è in grado di fare il volere popolare o il bene del proprio paese.
Si capisce ancora meno, cosa abbiano da gioire i vari rappresentanti delle opposizioni o delle fazioni non allineate.
Se il governo è al momento in crisi, se Silvio Berlusconi oggi non è più presidente del consiglio, non è grazie ai signori della sinistra, non è grazie a persone come Casini o Fini, ne tanto meno grazie a schieramenti come l'Italia dei valori.
Quello che ha fatto rimuovere il presidente del consiglio è stata la volontà di mercati/stati che di fatto controllano l'economia italiana.
Non dobbiamo quindi rallegrarci, dobbiamo essere estremamente preoccupati del fatto che altri sono usciti là dove un popolo non è riuscito.
Questo dovrebbe essere un altro campanello d'allarme se ce ne fosse bisogno, del fatto che prima di ogni altra cosa dobbiamo imporre la revisione della legge elettorale per garantirci una rappresentanza governativa realmente eletta dal popolo e dal popolo controllata.
Lo stato attuale di cose garantisce invece che chiunque vada potere non non possa essere rimosso se non in casi estremi come quello nel quale si trova l'Italia al momento.
Non è con l'avvento di individui anche meritevoli come Monti, che possiamo pensare di risolvere una situazione che si è creata in anni anni e anni di malcostume, ti rapporti privilegiati, di interessi personali, di oppressione culturale e di totale mancanza di attenzione alla crescita ed alla formazione alle nuove generazioni. L'Italia oggi è un paese colonizzato, controllato da altri, l'Italia può riprendersi solo ed unicamente se il popolo italiano si riprende quello che suo di diritto, il proprio paese.
l'italiano deve alzare la testa non per festeggiare la caduta di Berlusconi, ne tanto meno per sostenere Berlusconi o chi lo affianca. L'Italiano oggi deve prendere consapevolezza di se stesso, deve mandare a casa una volta per tutte l'intera classe politica, e gran parte della corrente imprenditoria per poter poi ricostruire un sistema repubblicano produttivo e competitivo.
Il termine RIVOLUZIONE suona sempre molto forte, quando detto da noi in Europa ed in Italia in paricolare.
Ma La rivoluzione (dal tardo latino revolutio, -onis, rivolgimento) è un mutamento improvviso e profondo che comporta la rottura di un modello precedente e il sorgere di un nuovo modello.
O piu in particlorare: "La rivoluzione in politica è un radicale cambiamento nella forma di governo di un paese, comportando spesso trasformazioni profonde di tutta la struttura sociale, economica e politica di un sistema, al sorgere di un nuovo tipo di cultura politico-sociale.
Le rivoluzioni comportano spesso azioni violente, anche se esistono le cosiddette 'rivoluzioni nonviolente'. Possono essere associate ad un colpo di stato che cambi in maniera netta il governo."
A tutto questo l'Italia deve aggiungere una Rivoluzione del mercato e del vedere se stessa nell'ambito internazioale.
Ricordate che NON esiste solo il mercato Europeo, NON esitono solo gli USA, NON esiste solo un modello di commercio e di "produzione".
I paesi che stanno realmente emergendo, si sono PESANTEMENTE staccati da quello che era un tempo il modello vincente, ovvero quello USA.
Paesi come Argentina, Brasile, India, Cina ed altri paesi asiatici, se ne fregano degli Stati Uniti.
O meglio, SE NE FREGHEREBBERO se gli USA non fossero quello che sono, ovvero un paese arrogante, ignorante, e disperato, sopratutto DISPERATO, cosi disperato da cercare di mantenere il controllo in modo palesemenente invadente e oppressivo. Ovunque gli USA possono avere interessi, gli USA hanno il diritto di intervenire, anche con le armi. Per dirla chiara un "New Deal" Roosveltiano allargato al globo intero, ed a quel paese la liberta degli stati.
Ma come detto, NON tutti abbassano la testa, nel bene o nel male tanti stati si stanno facendo strada ed il gigante morente sta collassando.
Ed e' li il punto, ATTENTI AL LUPO quando e'affamato.
Il lupo non e' quel poveraccio di Berlusconi, che come hanno dimostrato i recenti fatti altro non e'che un pupazzo. Il lupo e'quel sistema di mercato controllato e politico che vede nella Francia e nella Germania l'estenzione del modello corrotto e cadente degli USA.
L'Italia deve riprendere la sua strada per non morire.
ITALIANI, ci sono tantissimi altri modi di fare mercato e politica, il primo per l'Italia passa attraverso una vera RIVOLUZIONE, che parte dal cacciare (non mi stanchero' mai di dirlo) la classe politica e gli imprenditori fasulli, che vede la necessita di allineare con coraggio il paese con altri mercati, e staccarsi dai moribondi.
Italiani, non credete a quello che vi dicono l'EUROPA e' uno zombie, un morto che cammina, e questo perche non ha il coraggio di prendere decisioni vere e forti, perche non e'capace di scaricare nel cesso gruppi di controllo/produttivo che guidano il vecchio continente verso la fine attraverso Francia e Germania.
O l'Europa cambia rotta, o meglio avere una crisi ORA e risollevarsi (vedi l'Argentina) che dopo, quando sara'troppo tardi.
Italiani ATTENTI AL LUPO, perche' questo lupo non cambia ne' il pelo ne' il vizio, e noi tutti siamo sul menu'.
Ricordate RIVOLUZIONE NON e'una parolaccia.
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